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sabato 26 settembre 2009

La formazione delle stelle

Il sole è una stella che brilla da 4,5 miliardi di anni,essa formata al 96% da idrogeno e al 4% da idrogeno,con qualche minima percentuale di carbonio,ossigeno ferro ecc.Le stelle come il sole si formano da una nebulosa planetaria,che per via di un'onda d'urto provocata da una stella esplosa.L'onda d'urto comprime il gas della nebulosa,talmente tanto che lo fà condensare fino a formare un globulo di bock,che è una stella nata,che però non brillerà prima di qualche centinaia di milioni di anni,perchè l'energia sprigionata dalla stella nata sotto forma di fotoni impiegherà moltissimi milioni di anni prima di attraversare la zona convettiva e radiativa della stella.

La prima conferma di un pianeta esoroccioso


La più lunga serie di misurazioni di HARPS mai effettuata ha fornito per la prima volta una evidenza diretta sulla natura rocciosa sulla natura di CoRoT-7b,il più piccolo e più veloce esopianeta finora scoperto.






Le stime indicano una massa pari a cinque volte quella terrestre,con un raggio circa doppio.
Di conseguenza,la densità dovrebbe essere all'incirca simile a quella del nostro pianeta.
Inoltre,nello stesso sistema planetario esisterebbe un'altra "super terra" di questo tipo.
Nel febbraio del 2009,la scoperta del satellite CoRoT di un piccolo esopianeta attorno a una stella
per altri versi non è particolarmente degna di nota,la TYC 4799-1733-1,fù annunciata un anno dopo la sua rilevazione e dopo molti mesi di pazienti misurazioni con diversi telescopi a Terra,tra cui alcuni dell'ESO.
La stella,ora nota come CoRoT-7,è localizzata nella costellazzione dell'Unicorno,a una distanza di circa 500 anni luce da noi.Leggermente,più piccola e più fredda del sole,CoRoT-7 è anche ritenuta più giovane,in virtù dei suoi 1.5 miliardi di anni.Ogni 20,4 ore il pianeta eclissa per un'ora una piccola frazione della luce della stella,pari a circa una parte su 3000.Il pianeta,denominato CoRoT-7b,è a una distanza di soli 2,5 milioni di chilometri di distanza dalla sua stella,pari a un 1/23 di quella che separa Mercurio dal sole.
Le misurazioni iniziali,tuttavia,non avrebbero potuto fornire la massa del pianeta,per la quale occorrono stime molto precise della velocità della stella,che viene leggermente alterata dall'interazione gravitazionale,con la massa in orbita.
Con CoRoT-7b il problema è che questi sottili segnali sono confusi in una serie di variazioni dell'attività della stella,simili alle macchie solari.Perciò il segnale principale è collegato alla rotazione della stella,che effettua una rotazione completa in 23 giorni.
Per arrivare al risultato,gli astronomi hanno dovuto sfruttare il migliore dispositivo per la caccia agli esopianeti del mondo,lo spettrografo High Accuracy Radial velocity Planet Searcher (HARPS),montato sul telescopio da 3,6 metri dell'osservatorio di la Silla,in Cile.
"Anche se HARPS detiene sicuramente il primato di sensibilità nella rivelazione dei piccoli esopianeti le misurazioni di CoRoT-7b hanno necessitato di più di 70 ore di osservazione",ha commentato Francois Bouchy,dell'Institute d'Astrophsique di Parigi,coautore dell'articolo in attesa di pubblicazione sulla rivista "Astronomy and Astrophysichs".